L’Italia, la Libia e i diritti umani

Anche su queste pagine tra il 2020 e 2021 scrivevamo che ormai la Libia era saldamente in mano alla Turchia e che la presenza italiana era del tutto il rilevante.Una conferma di questa nostra spietata diagnosi-lontanissima dalla narrativa ufficiale-ci viene fornita da una inchiesta apparsa sul quotidiano Domani https://www.editorialedomani.it/politica/mondo/miasit-missione-militari-italiani-libia-missione-viveri-role-2-turchia-porto-misurata-avlsjsdr

relativa al completo isolamento dei nostri soldati italiani in Libia ma soprattutto al fatto che i libici -insieme al servizio segreto militare turco -abbiano libero accesso persino alla base militare italiana. Non è il caso ancora una volta di insistere sulla incapacità italiana di tutelare i propri interessi nazionali ma come invece sia molto brava a tutelare gli interessi altrui e di come la classe politica italiana faccia a gara per dimostrare di essere il più filoamericana possibile.Aumentare la spesa militare? Serve i nostri interessi nazionali o quelli altrui ? Di questo credo gli strateghi e gli analisti politici che appaiono ogni giorno sui mass-media dovrebbero occuparsi: non di sapere se Putin abbia fallito o meno la guerra lampo ma di come l’Italia si sia fatta togliere la Libia consegnandola ai turchi. Passiamo adesso al rispetto dei diritti umani: l’amministratore dell’Eni si è recato in Egitto allo scopo di rendere sempre più autonoma l’Italia dal metano russo con lo scopo di far giungere in Italia il metano egiziano che estrae-fra l’altro-in società con la multinazionale russa Rosneft. L’Egitto-secondo gli standard occidentali naturalmente-è rispettoso dei diritti umani? Abbiamo dimenticato il caso di Giulio Regeni? Se l’Italia fosse coerente con quanto dichiarato dovrebbe recidere i propri contratti anche con l’Egitto. E quelli con il mondo arabo? Abbiamo dimenticato lo scandalo di Khassogi?

Passiamo adesso al massacro di Bucha. Seguendo il dettato americano si vorrebbe procedere ad incriminare l’attuale presidente russo .Se è colpevole lo si faccia pure..Ma ci domandiamo: come mai gli Stati Uniti non fanno parte del Tribunale internazionale dell’Aja? I soldati americani durante la guerra in Iraq, durante le guerre del Golfo e quella in Afghanistan non hanno commesso crimini? Consentiteci di esprimere qualche dubbio…. La strategia portata avanti dagli Stati Uniti è sempre la stessa, ricalca sempre lo stesso copione come nel caso di Saddam Hussein e di Gheddafi: utilizzare il diritto come strumento politico, come arma politica per eliminare i propri competitori o i propri avversari sullo scacchiere internazionale.Il rispetto della vita umana non c’entra assolutamente nulla.È solo una questione di potere.