Le ultime novità sui rapporti tra Turchia e Arabia Saudita

Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan è arrivato in Arabia Saudita giovedì 28  e ha incontrato il re saudita Salman e il principe ereditario Mohammad Bin Salman Bin Abdulaziz, alla presenza di principi dei vari rami della famiglia regnante di Al Saud.

Questa è la sua prima visita dal 2018.

Rapporti di intelligence da Riad suggeriscono che re Salman ha preferito  astenersi dal discutere le ragioni del deterioramento dei rapporti con Ankara con il presidente Erdogan.

Tuttavia, i brevi commenti rivolti al presidente Erdogan sono stati sufficienti per suggerire che re Salman attende con impazienza una nuova fase delle relazioni con la Turchia a tutti i livelli.

A questo proposito, fonti vicine alla situazione affermano che re Salman ha sottolineato una serie di questioni, la più importante delle quali è stata la formazione di una squadra comune per riattivare le relazioni tra i due Paesi a livello economico, finanziario e militare.

Le stesse fonti aggiungono che re Salman desiderava non discutere il fascicolo del defunto giornalista Jamal Khashoggi, sottolineando che la questione era stata risolta prima della visita del presidente Erdogan a Riyadh.Non dimentichiamoci  il pubblico ministero turco nel caso contro 26 cittadini sauditi accusati dell’omicidio dell’editorialista del Washington Post Jamal Khashoggi, ha chiesto il 4/1/2022 la sospensione del processo in contumacia e il trasferimento del caso in Arabia Saudita.

È importante sottolineare che  il re Salman ha accolto il presidente Erdogan come un ospite distintivo e un alleato strategico a livello regionale e internazionale.

Il re ha anche discusso con il presidente Erdogan delle relazioni di difesa tra i due paesi, alla luce della decisione del principe ereditario Mohammad di stabilire un’alleanza militare di alto livello con Ankara, in particolare nell’area delle industrie militari congiunte.

Le informazioni disponibili rivelano anche che il re Salman e il principe ereditario Mohammad hanno discusso di fornire al governo turco prestiti finanziari agevolati per sostenere la valuta turca, attualmente in fase di svalutazione, nonché contratti di investimento congiunti con la Turchia per miliardi di dollari USA.

Note sulla guerra in Siria

L’attenzione dei giornalisti non può che concentrarsi sulla attualità , sulle notizie calde.Ma chi invece si occupa di storia cerca di compiere analisi di carattere politico e di carattere strategico non può né deve dimenticare la complessità della storia. A cosa stiamo alludendo? Per coloro che si fossero dimenticati una delle tante guerre presenti nel mondo è quella siriana di cui si occupa l’analista Mostafa El Ayoubi

sulla rivista Nigrizia. Come si può agevolmente compendiare la sua riflessione che credo non possa non essere condivisa e quindi non possa essere ampiamente sottoscritta?

In primo luogo lo studioso sottolinea come questo conflitto armato fu pianificato dagli Stati Uniti e dai suoi principali alleati della Nato cioè l’Inghilterra, la Francia e la Turchia.Quanto al finanziamento di questa guerra che ormai dura da 10 anni questa è stata possibile grazie alle petromonarchie arabe del Golfo.

In secondo luogo qual è lo scopo che gli Stati Uniti ci sono proposti con questa guerra? Destabilizzare la Siria allo scopo di consentire a Israele di essere l’unica potenza egemone nel Medioriente e nel contempo dim contrastare il miglior alleato della Siria e cioè l’Iran. È possibile allora-si domanda lo studioso-definire questa una guerra per procura? La risposta non può che essere affermativa . Ma perché si parla di guerra per procura? Perché questa guerra è stata affidata a estremisti islamisti. Fino a questo momento-dopo 10 anni di guerra-quanti morti ha causato questa guerra? Secondo le stime più attendibili ci sono stati 400.000 morti tra civili e militari e ben 11 milioni di persone tra sfollati e profughi.

In terzo luogo rivolgendo la nostra attenzione al ruolo degli Stati Uniti lo studioso sottolinea come il primo presidente ad imporre sanzioni fu Obama, mentre il secondo è stato il presidente Donald Trump che ha cercato con il Caesar Syria civilian protection act di impedire a qualunque nazione di stringere rapporti economici con la Siria.Quanto al nuovo presidente Biden questo ha inaugurato la sua presidenza con un attacco missilistico-sottolinea lo studioso di Nigrizia-contro la Siria, operazione questa che è avvenuta il 5 febbraio ai confini con l’Iraq.

Gagliano Giuseppe il ruolo della Turchia in Libia

https://intelligencegeopolitica.it/il-ruolo-della-turchia-in-libia/