Gagliano Giuseppe Sicurezza energetica e intelligence economica

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Gagliano Giuseppe Guerra economica e intelligence.Il contributo della riflessione strategica francese.Edizioni Fuoco,2013

Nell’era della globalizzazione totale è sempre più importante comprendere come le forze economiche di un Paese si organizzino per fare dell’informazione uno strumento di sviluppo economico e di difesa dei suoi interessi vitali, tanto più che la crisi in cui siamo entrati rischia di accrescere, ancora di più, la lotta per l’accesso ai mercati mondiali. Lo scontro a livello economico si è radicato con forza soprattutto dopo la conclusione della Guerra Fredda e si presenta come un conflitto in crescita, nel quale non solo gli attori coinvolti sono spesso tra loro interdipendenti, ma agiscono all’interno di una rete globale che non ha dei riferimenti geografici o giuridici precisi e unici, complicando ancora di più la lettura del quadro d’insieme. Per annientare il proprio nemico nella guerra economica qualunque mezzo è lecito – dalle misure protezionistiche fino allo spionaggio o alle attività
di lobbying – e non vi sono strutture che determinino limiti o stabiliscano un ordine. In particolare, con l’enorme diffusione dei mezzi di comunicazione, la guerra economica si è avvalsa sempre più di un suo strumento efficace: la guerra dell’informazione. Gli attori coinvolti, siano essi Stati o imprese, usano questo strumento per aumentare il proprio
raggio d’azione a livello planetario (basti pensare alla possibilità di comunicare in tempo reale da una parte all’altra del mondo), ma anche come mezzo marcatamente offensivo
(manipolando a proprio vantaggio, per esempio, le informazioni destinate ai consumatori).

Pagine 206, Formato 14 cm x 20,6 cm, ISBN 9-78889736369-9, Prezzo: Euro 15,00

Leggi L’Anteprima

Indice: Prefazione, Premessa, Introduzione, Cap. 1 – Guerra economica e guerra dell’informazione nell’interpretazione del generale Jean Pichot-Duclos, Cap. 2 – Intelligence economica: una nuova arma al servizio della competitività dello Stato, delle imprese e dei territori nell’interpretazione di Éric Denécé, Cap. 3 – Informazione, strategia e guerra economica nell’interpretazione di Éric Dénécé, Cap. 4 – La guerra cognitiva nell’interpretazione di Christian Harbulot, Cap. 5 – Tecniche offensive e guerra economica di Christian Harbulot, Cap. 6 – Aspetti storici ed epistemologici della intelligence economica nella interpretazione di Christian Harbulot e Philippe Baumard, Cap. 7 – La guerra economica nella interpretazione di Éric Delbecque e Christian Harbulot, Cap. 8 – L’intelligence economica nella interpretazione di Emmanuel Lehmann e Franck Decloquement.

 

Mario Pietrangeli LE FERROVIE MILITARIZZATE E I TRENI ARMATI NELLA PRIMA GUERRA MONDIALE

Il Colonello Mario Pietrangeli è Comandante CEDOC di Como, studioso di Storia militare e membro del nostro Comitato scientifico.

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Maxime Pinard Prism… e ora ?

Maxime Pinard è ricercatore presso l’IRIS (Institut de relations internationales et stratégiques) ,direttore di  Cyberstrategia (www.cyberstrategie.fr) e collabora regolarmente con il   Nouvel Observateur (Le Plus)  e il  Soir (Quotidien marocain) sulle questioni internazionali.

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Giangiuseppe Pili Il controllo indiretto globale

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Giangiuseppe Pili si è laureato in Filosofia all’Università di Siena nel 2009, con una tesi di filosofia moderna, Modelli dell’individuo liberale, col massimo dei voti. Si specializza alla libera Università Vita-Salute San Raffaele con una tesi sull’epistemologia contemporanea di stampo analitico, Affidabilismo e il valore della conoscenza: sull’epistemologia di Alvin Goldman, col massimo dei voti. Appassionato scacchista, ha pubblicato un libro sugli scacchi e filosofia: Un mistero in bianco e nero. La filosofia degli scacchi. Dal gennaio 2013 è membro non strutturato della SIFA (Società Italiana Filosofia Analitica). Ha scritto articoli su vari temi che spaziano dagli scacchi alla divulgazione della matematica. Gestisce un portale libero di filosofia: www.scuolafilosofica.com. Attualmente si interessa di temi attinenti alla storia militare, warfare, filosofia della guerra.

 

Pubblicazioni

– Un mistero in bianco e nero. La filosofia degli scacchi, Le due Torri, Bologna, 2012. (saggio)

 

– 2001, Filosofia negli scacchi, Scacchitalia, 2010,

http://www.federscacchi.it/scacchitalia/2010/scacchitalia2010_1_S.pdf (saggio)

 

– “La teoria della probabilità è controintuitiva?”, Xla Tangente, n. 32, p. 40, ISSN: 1971-0445.

– “La penultima bella idea”, Xla Tangente, n. 37, p. 35, ISSN: 1971-0445.

 

– “Noi scacchisti, esseri creativi”, L’Italia Scacchistica, n.5, ISSN 0021-2849.

 

Sono in via di pubblicazione per la rivista L’Italia scacchistica

-”Lasker e La lotta: la filosofia di un maestro”, L’Italia Scacchistica.

-”La logica e gli scacchi: una questione di completezza”, L’Italia Scacchistica.

 

Carmine America Intelligence economica e sistema produttivo italiano

Carmine America ha maturato diverse esperienze formative in ambito internazionalistico, tra cui la partecipazione, nel 2009, alla National Model United Nations Conference presso l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite a New York, la partecipazione alla Rome Model United Nations Conference 2010, organizzata dalla Società Italiana per l’Organizzazione Internazionale (Sioi) presso il Quartier Generale della FAO a Roma, e la partecipazione al Corso intensivo “Le Nuove Relazioni Transatlantiche”, tenuto dal Comitato Atlantico Italiano (CAI) e dall’Associazione Consules di Roma, presso l’Università degli Studi di Firenze “Cesare Alfieri”.E’ socio del del Movimento Studentesco per l’Organizzazione Internazionale (MSOI), braccio giovanile della Sioi, nel quale ha rivestito la carica di Consigliere del Direttivo presso la sezione di Napoli; è membro ordinario di ELSA Napoli (The European Law Students Association).Nel 2010 è selezionato dal Consiglio d’Europa per una Traineeship trimestrale presso il Dipartimento Diritti Umani ed Affari Legali a Strasburgo. Nel 2011 è Fondatore e Presidente dell’ Agenzia Italia America, organo di promozione dei legami tra l’Italia e gli Stati Uniti d’America.Nell’ estate 2011 prende parte al Palermo Atlantic Forum, organizzato dal Comitato Atlantico Italiano, ed al viaggio studio presso le Istituzioni Euro Atlantiche di Bruxelles, nell’ ambito della Summer School organizzata dal CAI, in cooperazione con l’Atlantic Treaty Association.Nel Giugno 2011 diviene membro dello Youth Network for Cooperation in the Mediterranean (YNCM). Da Settembre 2011 partecipa, quale co-fondatore, alla istituzione del Club Atlantico di Firenze.

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Fernando Termentini L’Europa non può ignorare gli avvenimenti egiziani

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Fernardo Termentini Egitto, cosa ne sarà dei Fratelli Mussulmani ?

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